lunedì 25 febbraio 2019

Il consumo di alcolici in Italia


Oggi abbiamo parlato dei problemi relativi al consumo di alcolici dei giovani italiani
Se volete approfondire l'argomento di seguito trovate alcuni articoli interessanti.

Consumo di alcolici in Italia: le mappe di dove si beve di più 



Quindici euro per sbronzarsi. La nuova moda dell'alcol tour.





Chiusura anticipata per i minimarket in centro: la nuova ordinanza anti alcol di Nardella

Abuso di alcol, cosa prevede l'ordinanza del Comune di Firenze




 
 
 
Firenze, emergenza droga, ecco
la mappa dello spaccio
Turni 24 ore su 24 e sconti fedeltà in tutti i quartieri. Ogni zona ha le sue «specialità», ma cocaina ed eroina sono ovunque. C’è chi è specializzato in consegne a domicilio e perfino nei supermercati
 
E il video che abbiamo ascoltato in classe 
 

domenica 24 febbraio 2019

Vocabolario società: Quizlet

Per esercitare il vocabolario di queste settimane :) 

1) Un gioco di abbinamento


2) un gioco di ortografia 

 
3) un Test :

mercoledì 20 febbraio 2019

Italia del Nord e Italia del Sud

Quali sono gli stereotipi legati all'Italia settentrionale e meridionale?




Pensate che esista un'unica Italia o credete che si debba parlare di più Italie?
Avete avuto l'occasione di visitare o conoscere persone di diverse regioni italiane?

Dal cibo alla lingua, dai gesti agli orari, i modi di fare, le abitudini quotidiane. Le differenze sono evidenti.

1. Osservate una scena tratta da Benvenuti al sud  (min.10:45-13:00).
Cosa succede? Quale caratteristiche degli italiani del nord e del sud sono messe in risalto?



2. Il simpatico video di una comica siciliana che ironizza sulle differenze tra nord e sud.

 

3. Per approfondire le cause storiche analizzate in classe ecco un interessante video sul Regno delle due Sicilie prima dell'Unità d'Italia.



4. alcuni articoli analizzati in classe:
QUI e QUI e QUI 



sabato 16 febbraio 2019

A lezione di cucina

Una giornata speciale tra i fornelli con la classe di Cinzia e con l'aiuto della chef Silvia. 







Brave ragazze!

martedì 5 febbraio 2019

Leilani Gaugin Rosenthal 

Seduta al bar, bevendo un cappuccino con latte di soia, mi sono resa conto che erano le dodici e mezza e che stavo rompendo una delle regole italiane: quella di non bere un cappuccino dopo mezzogiorno. Negli Stati Uniti, non ci sono delle regole così radicate nella cultura. Ma da piccola sono stata esposta alla cultura francese: ho imparato come si deve degustare il vino, che l’insalata si mangia col formaggio dopo il secondo e prima del dolce, e che l’estate e per i banchetti fra familia e amici. Quindi pensavo di aver una buona idea di come si deve mangiare in Italia. Ma non è la stessa cosa. Infatti, la cosa che mi ha sorpreso di più in Italia è l’abbondanza di regole riguardo al cibo. In Italia, il cibo è quasi come una religione!

Il bar non era pieno, e la ragazza lavorando al bar mi sembrava amabile. Quindi le ho chiesto se ordinare un cappuccino dopo mezzogiorno è veramente un sacrilegio in Italia. Lei si è messa a ridere e mi ha risposto che oggi, la regola non è seguita da tutti. Lei, per esempio, beve un cappuccino il pomeriggio se fa molto freddo e vuole qualcosa per riscaldarsi. Ma in generale, segue la regola. 

Ho deciso di farle altre domande per avere un’idea più completa di come il cibo italiano è considerato dai giovani italiani. Ho imparato che alcuni degli stereotipi sugli italiani sono veri. Per esempio, lei ha una mamma che si occupa di cucinare, mangia la pasta almeno una volta al giorno, e mangia il pranzo della domenica in familia. Ma molte cose stanno cambiando. I giovani non vanno a fare la spesa nei mercati. Invece preferiscono andare al Conad o Carrefour. E i grandi pasti italiani, con la nonna che ti fa mangiare fino ad esplodere e i venti cugini confusionari? “Stereotipo,” mi dice lei. “Non è sempre così. Abbiamo quei banchetti ‘all’italiana’ come dici, ma sono occasioni speciali. Nel sud forse è più così, ma nel nord la tendenza è verso le famiglie più piccole.”


Nonostante, il cibo per l’italiano è importantissimo. Anche per il francese. Ma per l’americano, tradizionalmente, il cibo è carburante, energia pura che si consuma di manera veloce per poter continuare con il lavoro. L’italiano ama il cibo e riconosce che è un semplice piacere della vita che si deve godere. Questa filosofia è stata esportata verso gli Stati Uniti e, lentamente, è stata cambiando la cultura del cibo. Adesso si può mangiare alla manera “slow food” nelle grande città come Los Angeles e New York. Ma il cibo italiano negli Stati Uniti non sarà mai tanto buono, neanche tanto un’esperienza culturale come in Italia.